PUBBLICAZIONI

LINFLUENZADELLAMBIENTESULLINDIVIDUO
L’Influenza dell’Ambiente sull’Individuo
Uno sguardo oltre il dualismo

(Edizioni Accademiche Italiane)

La domanda a cui cerca di rispondere l’Autore è: “l’ambiente influenza l’individuo?”. Nel ricercare una risposta, attraverso l’analisi degli studi scientifici che hanno indagato la linea sottile in cui l’ambiente “incontra” l’individuo, ci si accorge presto che la separazione, fra questi due elementi, è soltanto illusoria. Ambiente e individuo non sono entità separate ma sistemi in interazione reciproca. Si deve ammettere che l’ambiente ha una forte influenza sull’individuo, sin dal suo concepimento. La relazione primaria, i comportamenti, le parole della madre e degli adulti che entrano in contatto con il bambino, la stimolazione ambientale in generale, è il primo motore dell’evoluzione biologica e psicologica del piccolo d’uomo. La cultura è ciò che fornisce una particolare visione del mondo alla persona e che, in concreto, plasmerà le connessioni cerebrali dell’essere umano che vi interagisce. Tutti noi siamo l’esito di un certo ambiente, i neuroni specchio ci parlano di come tutto ciò che ci contorna possa in qualche modo, automatico e inconsapevole, essere promotore di connessioni neuronali nel nostro cervello e su come tali connessioni siano le stesse che informano il nostro agire. L’Autore non si ferma però a tali riflessioni. Se è vero che l’ambiente influenza profondamente l’individuo, è anche vero che l’individuo è colui che plasma il suo ambiente. Non siamo vittime di una certa cultura, di una certa madre o un certo padre, nella nostra evoluzione vi è la possibilità di prendere strade diverse da quelle che hanno segnato la fanciullezza. Tale possibilità è stata osservata sia a livello biologico che psicologico. La cultura stessa non è altro che l’esito di una creazione umana e, la consapevolezza di una sua influenza su noi stessi, dovrebbe indurci a promuoverne un cambiamento.

In definitiva, il punto di vista sviluppato, conduce il lettore a comprendere come quella linea, che separa l’individuo dal proprio ambiente, sia sfumata al punto che dovremmo iniziare a pensare a una teoria non dualistica del mondo, in cui individuo e ambiente divengono semplicemente due punti di vista diversi sulla stessa realtà.”

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