Camminando per il mondo incontriamo noi stessi, le nostre paure, e i luoghi solitari che nel rumore della quotidianità ci lasciamo alle spalle…
Quando siamo a casa, nella nostra zona di comfort, la nostra vita trascorre nelle abitudini. Percorriamo sempre le stesse strade, ammiriamo gli stessi paesaggi, abbracciamo le stesse persone… e pian piano dimentichiamo l’importanza e la bellezza di quelle strade, di quei paesaggi e di quelle persone.
Nell’abitudine smettiamo di stupirci di fronte alla bellezza del mondo in cui viviamo. Come se ci fosse dovuto, perdiamo il sorriso di chi si sente fortunato per il dono della vita…
Spesso abbiamo bisogno di cambiare orizzonti per renderci conto che tutto quello che cerchiamo è già intorno a noi, è già dentro di noi…
Così può accaderci di trattare male le persone a noi care, di arrabbiarci con loro perché non si comportano come vorremmo. Così può accaderci, anche senza averne consapevolezza, di sentirci obbligati a rispecchiare le aspettative degli altri a noi cari.
Tutto ciò ci conduce ha privare noi stessi e gli altri della Libertà e dell’Amore che ci spettano…
Senza volerlo spingiamo i nostri figli a essere solo il riflesso di noi stessi, gloriandoli e amandoli quando si comportano come è giusto per noi, arrabbiandoci e sgridandoli quando non lo fanno…
Ma chi siamo noi per dirgli chi sono veramente?
Il più delle volte non sappiamo neanche chi veramente siamo noi stessi…
Nel nostro continuo correre abbiamo seguito gli obbiettivi che ci hanno proposto, oppure quelli che abbiamo creduto ci facessero sentire “qualcuno di valido”; abbiamo assunto inconsapevolmente i valori con cui siamo entrati in contatto, oppure i contrari; imparato a vivere le paure che ci hanno insegnato, i loro modi di essere…
Così accade normalmente, non perché siamo sciocchi, ma perché troviamo il nostro equilibrio naturalmente e inconsapevolmente all’interno dell’interazione, siamo quell’interazione… ma non solo.
Siamo talmente abituati a credere che il mondo sia ciò che pensiamo, che non ci rendiamo conto che è la nostra illusione ciò che ci rende tristi e sofferenti attori di una sceneggiatura imposta… da noi stessi, in fin dei conti.
Camminando per il mondo incontriamo noi stessi, ma spesso non ci rendiamo neanche conto che quello che la vita ci pone innanzi è l’unico utile insegnamento capace di condurci a superare quei paletti che abbiamo assunto inconsapevolmente, quei veli che ci impediscono una chiara visione, quei credo che guidano le nostre scelte al posto di noi stessi… e tristi ci rinchiudiamo ancora di più nella prigione che tessiamo con il nostro pensiero… sprecando così la possibilità di guardarci e comprendere quello che crediamo di essere, quello che ci siamo abituati ad essere ma che, nel profondo, non siamo.
E’ la vita, quello che ci accade nel nostro vivere, il nostro modo di interpretarlo, l’opportunità che abbiamo per osservarci e conoscerci, comprenderci ed evolvere nella direzione di ciò che siamo veramente oltre il condizionamento vissuto.
Solo quando ci si riconosce nella propria vita si può andare oltre essa, così da poter scoprire l’Amore… perché nulla ci appartiene più che l’Amore per questa terra e questa vita, per gli esseri e le creature di questo incredibile mondo…